La colite è un’infiammazione acuta o cronica della mucosa del colon che è una parte dell’intestino crasso. Essa si manifesta con pus, sangue, muco nelle feci.
Il sintomo più appariscente di questo disturbo nella sua forma acuta è la dissenteria; nella sua forma cronica, spasmo doloroso del colon, pesantezza, talora vomito e diarrea alternata a stipsi. Si distinguono due aspetti:
Colon irritabile, detto anche colon spastico, si manifesta con disagio addominale, scariche diarroiche, insonnia, difficoltà digestive. Il colon irritabile si osserva in soggetti ansiosi per cui si può trovare in essi un’origine psicogena.
Colite ulcerosa, in questa forma morbosa il fattore psicologico ha il suo peso e il suo significato spesso decisivi. Si contempla anche l’intervento chirurgico.
In entrambi casi, la presenza di fattori psichici è stata ampiamente dimostrata. Si tratta per lo più di persone che presentano una labilità emotiva con un alto grado d’ansia, elementi di ostilità e talora sensi di colpa. Tali persone hanno bisogno di saper fronteggiare e padroneggiare le situazioni di vita.
La terapia che risulta efficace è quella chiamata del “doppio binario”.
Da una parte si procede con rilassamento profondo per far abbassare il livello dell’ansia, e dall’altra si lavora sulla personalità e sulle sue problematiche per far acquisire senso di autonomia e responsabilità sociale. In questo processo combinato si porta il paziente a risolvere i problemi con razionalità, maturità, anziché convertirli in sintomi. Il rilassamento progressivo muscolare potrà utilizzare la metodologia di Edmund Jacobson. Esso consiste nel contrarre i muscoli, tenendoli contratti per alcuni secondi, e poi rilasciarli. In questo modo la persona avverte la differenza tra muscolatura tesa e rilassata, provandone un sollievo totale. L’altro aspetto su cui intervenire è la psiche della persona. Di dovranno programmare delle consulenze per rafforzare la personalità, far defluire l’aggressività e fornire delle sicurezze emotive a livello relazionale.