Depressione
La Depressione è il disturbo dell’umore e coinvolge dal 16% al 20% delle persone. La depressione è caratterizzata da: 1 pessimismo accompagnato da bassa autostima; 2 da perdita d’interesse o piacere nella vita (anedonia); 3 rallentamento e assenza di attività. Esistono due tipi di depressione: la depressione maggiore o unipolare con il picco d’umore in giù e la depressione bipolare, con l’alternarsi di picchi umorali depressivi e maniacali. Quello che accomuna in questa sofferenza è il senso di incapacità che uno crede di ritrovarsi.
Tale sensazione in alcuni si è formata lungo il corso della vita,a forza di subire sconfitte su sconfitte; in altri a causa di eventi recenti che hanno dissolto l’illusione di essere invincibili e forti nei confronti di ogni avversità.
Gli uni vivono con il senso di incapacità appresa, gli altri con la percezione di scoprirsi vulnerabili e limitati.
Tutto ciò porta a una grande delusione di fondo o a uno spaesamento esistenziale che dovrà essere elaborato per evitare i contraccolpi psicologici di tale scoperta.
La stragrande maggioranza delle persone che soffrono di depressione accusano maggiore stanchezza e senso di incapacità al mattino, mentre a sera percepiscono un leggero sollievo.
La caratteristica dei depressi è il senso di “rinuncia” nei riguardi di se stessi, degli altri, del mondo. In cambio di lottare strenuamente contro le avversità della vita e la depressione, si abbattono e rinunciano per mancanza di energia, senso di invalidità e assenza di piacere nella vita.
La depressione maggiore attualmente è la principale causa di malattia nei paesi più evoluti e industrializzati e si prevede che nel 2030 diventerà la seconda causa di malattia in tutto il mondo dopo l’HIV.
Le cause della depressione possono essere multifattoriali:genetiche,biologiche,psicologiche e contestuali. Non si parla di determinismo ma di aspetti predisponenti che uniti a quelli precipitanti, possono far manifestare la sindrome depressiva.
I periodi di cambiamento esistenziale, possono portare le persone alla depressione per le difficoltà da affrontare e superare. Così i giovani che devono affrontare la vita in maniera autonoma; al momento del fidanzamento/matrimonio; durante l’inserimento lavorativo;quando nasce il primo figlio; quando si perde il lavoro; quando si invecchia. Per alcune donne al momento del parto per i cambiamenti ormonali del proprio corpo (depressione post-partum). Tutti questi fattori possono far precipitare in basso l’umore, specie nelle persone insicure, paurose e indecise.
Anche se il calo d’umore persiste da tanto tempo, si può guarire lo stesso e senza che debbano trascorrere diversi anni.
Il guaio dei depressi è che essi si scoraggiano per lo stato in cui si trovano, per gli anni impiegati in terapie infruttuose contro la depressione e non tentano di trovare altri approcci e altri professionisti.
Anche con questo disturbo dell’umore la probabilità di successo si attesta all’83% con delle terapie che abbinano la contemporanea attivazione dell’aiuto psicoterapeutico e di quello degli psicofarmaci.
L’aiuto per sconfiggere la depressione deve essere mirato e capace di rompere lo schema rigido del comportamento di rinuncia, ma anche deve saper cogliere i bisogni sottesi a tale modalità disfunzionale. Si sono dimostrate efficaci le strategie che utilizzano la logica non ordinaria: il paradosso, la credenza, la contraddizione. Tali modalità hanno il compito di sovvertire “il giornaliero suicidio” del depresso, e ridare la gioia di vivere.
Il depresso dimentica spesso che “il buio della notte non è l’unico colore del cielo!”.
Se sei scoraggiato per i tuoi problemi e i tuoi limiti, ti prego di riflettere su ciò che è successo a questi personaggi e come essi hanno vinto la loro battaglia.
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